Non ti sveglierai più da questo Incubo...

Erys - Capitolo 2

"Mangiarla?! Ma che sono impazziti?!" pensai irritata. Presi in braccio Nami, che nel frattempo era svenuta. -Umani...- mormorai per poi guardare i Creeper che iniziavano a saltarmi addosso per prendere l'umana e mangiarla.
-Fermi!- urlai dando un piccolo calcetto per scrollarmi i Creeper.
Intanto iniziarono anche i Fenrir ad annusarmi e a ringhiarmi contro. -Come si vede che non mangiate un'anima da tanto.- feci una smorfia di sfida e feci un salto all'indietro, correndo dentro al mio castello.
Ero fin troppo veloce per i miei sudditi, anche se i Fenrir e i Creeper non scherzano in fatto di velocità. Anche se mi avevano raggiunto, mi fecero alcuni graffi e ferite, alcune anche profonde. 
Appena vidi una porta aperta mi ci fiondai dentro e poggiai Nami nel letto vecchiotto che c'era al centro della stanza.
Chiusi le tende per non far notare l'umana e uscii a passo spedito.
Dopo qualche minuto rientrai, e appena sentii le urla dell'umana, roteai gli occhi esasperata...
-Sei ancora viva, no? Se non fosse stato per me a quest'ora i Fenrir ti avrebbero digerita- affermai scrollando le spalle, per poi sospirare.
Nami balbettò un:-G...Gra,...- ma io la interruppi. -Sta' zitta, non mi piace essere ringraziata...- dissi con tono serio, anche se si poteva notare la malinconia nei miei occhi. 
L'umana notò anche i miei graffi e tagli, e mi chiese cosa fosse successo. -Non sono affarri che ti riguardano...- ma lei continuò a dire che perdevo molto sangue.
-Non provo molto dolore. Non sono come te.- dissi con una punta di rabbia, per poi chiudere dietro di me la porta, facendola anche sbattere. 
-Akuma? Akumaa! AKUMAAAA!!!- urlai in cerca del mio fidato lupo da caccia. L'unico che non mi disobbediva. 
Il cagnolone si fiondò da me saltandomi addosso. Feci un sorriso malinconico, ma al contempo stesso serio... "Maxwell..." quasi scese una lacrima, ma scossi la testa abbracciando Akuma.
-Ti voglio bene, cagnolone.- anche se non era un cane, lo chiamavo così solo per scherzo, nonostante non fossi affatto scherzosa o altro, anzi, il suo contrario.
-Domani andiamo a trovare un amico, okay?- chiesi come se lui potesse capirmi, e lo abbracciai un'ultima volta per poi rialzarmi e dirigermi verso la stanza in cui avevo recato Nami.
Vidi ella accasciata a terra, con davanti un Enderman intento a dire frasi come "Ti voglio mangiare!". -Fermo!- presi l'arco e scoccai subito una freccia che gli andò sullo stomaco. 
Presi per un braccio Nami e le ordinai di venire con me senza fare storie, altrimenti l'avrei uccisa io stessa.
-Perché sei uscita da qui?!- urlai sgridandola di brutto.
Cercai di trattenermi, ma le punte dei miei capelli iniziavano a tingersi di nero e si potevano notare alcune sfumature rossastre nei miei occhi.
-Non varcare più la soglia, altrimenti finirai male. CHIARO?!- feci di nuovo per uscire e sbattei nuovamente la porta. 
"Dannata" la presi di nuovo per un braccio e la riportai nell'altra stanza, chiedendomi chi fossero quei mostri e dove si trovava. -Non è ancora il momento, umana.- e subito dopo ella svenne.
La lasciai lì, distesa a terra.
 
 

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